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Dei miei lunghi viaggi
ognor compagna,
mia rotaia.

Corre la rotaia
veloce e dritta.
Fugge via.

La fisso;
se voglio,
par che a te mi porti.

Linea scura
dai metallici riflessi,
si scompone, dirama
torna a correre veloce,
a me vicina.

Macchia nera
sul bianco della neve
che i sassi e le traverse
primi copre.
A volte,
incanutisce anch’essa
e dormir pare.